È inaccettabile che il Ministro degli Interni definisca ‘traditori’ i Sindaci che provano disperatamente a ridurre gli effetti negativi sulle persone e sulla sicurezza nelle città del ‘suo’ Decreto. Tuttavia, vigente la nostra Costituzione, è insostenibile per una comunità la disapplicazione unilaterale delle leggi della Repubblica da parte di chi ha il dovere e la responsabilità istituzionale di eseguirle.
Il Decreto Salvini alimenta l’insicurezza, smantella le uniche istituzioni pubbliche attive per l’integrazione e colpisce tutte le persone in difficoltà: i migranti in particolare, ma anche quanti, italiani o di altra nazionalità, vivono in occupazioni illegittime. Alla Camera e al Senato, abbiamo combattuto contro la conversione in legge del Decreto con tutti i mezzi previsti dai regolamenti parlamentari, ostruzionismo incluso. Dobbiamo continuare la controffensiva su tutti i piani: la mobilitazione sociale, il ricorso alla Corte Costituzionale e le iniziative in ogni sede di rappresentanza politica. È irresponsabile un Governo che continua a ignorare le posizioni dei sindaci di importanti città italiane, come pure del Presidente dell’Anci: il Presidente del Consiglio li riceva al più presto e, soprattutto, li ascolti al fine di presentare in Parlamento le correzioni necessarie a un provvedimento così regressivo.

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