La strada della democrazia sovranazionale o della democratizzazione dell’Unione europea attraverso una maggiore integrazione politica è impraticabile per profonde ragioni storiche. Gli esempi, purtroppo, si ripetono. Oggi, il Presidente Macron e la Cancelliera Merkel hanno sottoscritto a Aquisgrana un nuovo Trattato bilaterale Franco-Tedesco. Un Trattato che, tra l’altro, prevede di ‘stabilire una zona franco-tedesca con regole comuni’ e definisce “obiettivo prioritario” per la politica estera francese il sostegno al sogno tedesco di un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza ONU. In tale scenario, gli Stati Uniti d’Europa, da ultimo riproposti dall’ex Ministro Calenda e Pd al seguito, sono un miraggio velleitario per confermare lo Stato minimo, ossia l’impianto liberista del mercato unico europeo e dell’euro, sempre più insostenibili per il lavoro e la giustizia sociale. Rievocare gli Stati Uniti d’Europa vuol dire lasciare spazi di popolo sempre piu ampi ai partiti nazionalisti. L’unica, impervia, alternativa allo status è la sovranità costituzionale per una confederazione di democrazie nazionali.
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