Raccogliamo l’appello “No alla secessione dei ricchi”, promosso da illustri personalità della cultura, dell’economia e della società civile per fermare e riscrivere i principi guida del regionalismo differenziato voluto dalle Regioni del Nord. Il federalismo differenziato proposto dalla Lega, che rimane Nord nonostante la riverniciatura salviniana, determina la fine dell’unità nazionale. Dalla sanità alla scuola, all’università, al welfare, ai servizi al cittadino nascere e vivere al Sud significherà avere meno diritti sostanziali, economici e sociali in confronto ai residenti nelle regioni ricche del Paese. Vuol dire che l’Italia non sarà più una nazione, ma un’espressione geografica dove anche le Regioni più forti saranno colonie tedesche. Data la rilevanza costituzionale degli atti in discussione, sarebbero inaccettabili blitz del Governo. Il Parlamento deve poter intervenire e evitare la fine sostanziale dell’unità della Repubblica.

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