Le centinaia di famiglie rimaste escluse da meri errori formali dovuti alla difficolta` di compilazione delle domande nel passaggio dai residence ai Sassat, il nuovo sistema di assistenza alloggiativa del Campidoglio, potranno avere la possibilita` di vedere corrette le imprecisioni sugli atti e quindi scongiurare il rischio di restare senza un tetto.L`Assemblea capitolina ha infatti approvato all`unanimita`, alla presenza di decine di abitanti dei Caat, una mozione sottoscritta da tutti i gruppi dell`Aula che impegna la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e la Giunta ad `attivare ogni soluzione idonea a tutelare i nuclei familiari aventi diritto in assistenza alloggiativa Caat, anche mediante una verifica degli atti amministrativi inerenti alle domande escluse inoltrate da soggetti in possesso dei requisiti`. Il documento prevede `l`opportunita`, dove possibile, di prevedere l`integrazione e/o correzione degli errori nella compilazione delle domande, tenuto conto delle potenziali criticita` e dell`impatto sociale derivante dall`elevato numero di domande respinte`. Sul bando che riguardava 1.200 nuclei familiari per il transito dai Caat ai Sassat, dalla prima analisi oltre 700 famiglie erano state escluse, la stragrandissima maggioranza per errori meramente formali votammo una mozione unanime che chiedeva agli uffici di rivalutare le domande: sono stati riaperti i termini ma a inizio gennaio la graduatoria ha confermato praticamente gli stessi risultati con l`esclusione di almeno 500 nuclei e alcuni stanno gia` ricevendo le lettere di sfratto. Ora bisogna correggere o integrare gli errori formali che sono stati compiuti, sospendendo tutte le procedure di sfratto. Per la presidente della commissione Patrimonio, Valentina Vivarelli (M5S), “l`obiettivo e` comune. Come M5S, questa amministrazione sta proseguendo un`attivita` di chiusura dei Caat, strutture ereditate dal passato e oggetto di situazioni poco chiare, per fornire un percorso diverso a nuclei familiari che hanno la necessita` di progetti sociali molto importanti con il coinvolgimento dei Municipi. Per la prima volta si sta facendo un censimento dei residenti e si cerca di fornire strumenti verso l`autonomia abitativa e non solo un parcheggio per le persone in attesa di ritrovare la propria dignita` all`interno della società.
Comments are closed