Il ministro Tria conferma il rispetto della data del 10 aprile per la presentazione del Def, ma è necessario anticipare la presentazione del Documento, nonostante i dati Istat sul Pil 2018 saranno disponibili solo all’inizio di marzo. Ci troviamo di fronte ad una situazione grave, soprattutto in termini di incertezza, perché gli obiettivi di finanza pubblica per il 2020 sono insostenibili.
Gli obiettivi di deficit che prevedono clausole di salvaguardia, aumenti di Iva e accise, nell’ordine di 23 miliardi per il 2020, sono irrealistici, aggraverebbero recessione e debito pubblico, ancora di più se venissero ribaltate sulla spesa. Sarebbe utile che il governo presentasse il più presto possibile il Documento di Economia e Finanza con una revisione al rialzo degli obiettivi di deficit al fine di cancellare le clausole di salvaguardia, di fare spazio agli investimenti pubblici, in particolare in piccole opere soprattutto nel mezzogiorno. Soltanto così, si possono dare certezze a imprese e famiglie e compensare questo ciclo negativo così profondo. Soprattutto, il governo deve arrivare a discutere a Bruxelles l’insostenibilità dell’estremismo mercantilista che domina l’eurozona. Non è un problema che possiamo affrontare da soli, è necessario aprire una discussione, altrimenti la situazione anche della nostra economia e del nostro debito pubblico non avrà miglioramenti.

 

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