Di fronte al peggioramento delle condizioni dell’economia e, quindi, della finanza pubblica italiana, è irresistibile per le forze di opposizione parlamentare, scaricare tutte le responsabilità sul Governo Lega Nord-M5S. Irresistibile, ma sbagliato, propagandistico e autolesionista. Ovviamente, sono evidenti le responsabilità di un governo in ininterrotta e sempre più accesa campagna elettorale, indifferente alle necessità dell’economia reale. Ma, come nella fase 2014-2018 la ripresa italiana era legata alla ripresa dell’eurozona, con il consueto gap di circa un punto percentuale, così oggi la nostra recessione è in forma più intensa, per radicate ragioni, la stagnazione dell’eurozona. Una classe dirigente attenta all’interesse nazionale smetterebbe, dal Governo e dall’opposizione, di fare campagna elettorale permanente e riconoscerebbe nell’estremismo mercantilista Made in Germany le ragioni di fondo dell’insostenibilità strutturale dell’eurozona e quindi la fonte dei problemi principali, non gli unici, dell’Italia. Il Def potrebbe servire a una discussione seria per imbastire una manovra triennale anti-ciclica e rivedere al rialzo gli obiettivi di deficit programmato, al fine di finanziare investimenti pubblici nelle piccole opere, in particolare nel Mezzogiorno. Purtroppo, sarà l’ennesima occasione persa.

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