Nel Def, come nelle migliori tradizioni del passato, sulla Flat Tax è previsto il gioco delle tre carte: la misura viene finanziata attraverso il taglio delle detrazioni fiscali in essere, quindi la pressione fiscale non cala, ma si redistribuisce. Invece, nessuna misura cosmetica per i tagli per l’anno in corso, inseriti come clausola di salvaguardia nell’ultima Legge di Bilancio: oltre 1 miliardo in meno alle imprese; 300 milioni in meno per la sicurezza della mobilità locale; 150 milioni in meno per la difesa e sicurezza del territorio; 100 milioni in meno per scuola, università e ricerca; 40 milioni in meno per le politiche sociali. In un quadro recessivo, servirebbe un intervento anti-ciclico, invece i tagli aggravano le condizioni dell’economia reale e della giustizia sociale.

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