Una manovra correttiva di finanza pubblica aggraverebbe il problema del debito pubblico italiano. Il Governo deve resistere all’ennesimo atto autolesionistico ‘raccomandato’ da Bruxelles in coerenza con l’ortodossia liberista scolpita dalla Germania nei Trattati europei.
La drammatica esperienza del Governo Monti non ha insegnato nulla? Va, invece, impostata e proposta una svolta keynesiana di politica economica che, per la prossima legge di bilancio, archivi le favole regressive sulla Flat Tax, rinvii le clausole di salvaguardia su Iva e utilizzi spazi in deficit per un piano pluriennale in piccole opere per messa in sicurezza del territorio, rigenerazione periferie, edilizia residenziale pubblica. Così si rianima la domanda interna, il nostro tessuto economico e si migliora la sostenibilità del nostro debito pubblico.

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