L`emendamento sul debito dei Comuni e in particolare sul debito di Roma, presentato oggi dai relatori al cosiddetto Decreto Crescita, e` irricevibile: colpisce la Capitale e sottrae, dal 2020 al 2048, 2,197 miliardi di euro alla gestione commissariale e, da previsione iniziale, al Bilancio ordinario del Campidoglio. È particolarmente grave che vengano sottratte al Bilancio di Roma anche le risorse derivanti dall`addizionale comunale all`Irpef, la piu` elevata d`Italia, versata dai romani. La previsione iniziale, stralciata dal Consiglio dei Ministri, prevedeva un trasferimento del debito storico di Roma e dei relativi flussi al bilancio comunale. Lo scippo che si compie oggi vuol dire condannare la Capitale. Roma rimane, per la Lega, “ladrona” e da affondare. I M5S si smarchino e facciano prevalere l`interesse nazionale. Votino i sub-emendamenti che presentiamo subito.

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