Esprimiamo solidarietà ai movimenti per il diritto all’abitare che hanno dovuto, ancora una volta, ricorrere a iniziative estreme per ricevere attenzione politica, come avvenuto il 20 Giugno scorso con gli incatenamenti di 6 donne in Campidoglio. Basta sgomberi di edifici occupati per disperazione da famiglie che avrebbero diritto a una casa popolare, ma rimangono in attesa, senza alternative, perchè a Roma e in Italia l’edilizia popolare è drammaticamente carente. L’Italia ha circa un quarto dell`offerta media europea e da decenni sono assenti politiche per la casa, ma la Regione Lazio delibera di vendere gli immobili residenziali in centro e aggravare la ghettizzazione dei poveri nelle periferie. Le occupazioni vanno superate con l’ampliamento dell`offerta di edilizia popolare, da realizzare attraverso un piano nazionale, regionale e comunale. Regione Lazio e Comune di Roma si mobilitino sul Governo nazionale, invece di accodarsi a affrontare il dramma delle occupazioni come questione di ordine pubblico. Saremo a fianco degli occupanti dello stabile in via Cardinal Capranica a Primavalle sul quale pende un’inaccettabile ultimatum. Non si possono fare sgomberi senza definire prima soluzioni alternative vivibili per le famiglie occupanti.

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