Su Mes, il Ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz sottolinea che il Trattato all’ordine del giorno del prossimo vertice europeo non contiene automatismi per la ristrutturazione del debito pubblico. È vero e non abbiamo mai sostenuto il contrario. Il punto critico è che il Trattato di revisione del Mes moltiplica i rischi di default del debito pubblico, non nel testo, ma nel contesto: in particolare, proprio nel quadro delle proposte del Ministro Scholz e dell’agenda della politica economica della Germania e della ‘lega anseatica’.
Le cause di contesto sono, innanzitutto, l’introduzione della ponderazione del rischio sui titoli sovrani nei bilanci delle banche. In secondo luogo, altrettanto decisivo, c’è l’obiettivo di invertire il segno della politica monetaria della Bce. Nell’interesse dell’Italia, si eviti di negare i dati di realtà per illudersi di contrastare i cosiddetti ‘sovranisti’. Un cieco europeismo subalterno alimenta le forze regressive

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