Innanzitutto, un ringraziamento al Ministro Gualtieri per l’impegno e la determinazione nel difficilissimo negoziato in corso a Bruxelles su Mes e Unione Bancaria. Per una valutazione compiuta attendiamo i documenti ufficiali, a partire dalla lettera di Mario Centeno. Tuttavia, le dichiarazioni del Ministro Gualtieri sui risultati raggiunti non riducono i problemi determinati dal Mes. La “possibile sub-aggregazione dei titoli sovrani” è aspetto sostanzialmente marginale data la conferma, soltanto per citare alcuni punti, dell’Annex III, della competenza esclusiva del Mes sulla valutazione della capacità di ripagamento dei prestiti, dell’esplicita funzione del Mes per facilitare il confronto tra Stato membro e creditori ai fini della ristrutturazione del debito. Sul versante dell’Unione bancaria è fatto positivo l’esclusione dalla road map “del riferimento al trattamento prudenziale dei titoli sovrani nei bilanci delle banche”, ma la road map non è sufficiente a valutare: è necessario l’approdo, ossia il testo definito nei sui dettagli. In particolare, rimane sul tavolo del negoziato l’inserimento di limiti nella detenzione di titoli sovrani da parte delle banche o la previsione di contribuzione aggiuntiva al Fondo di risoluzione bancaria per gli istituti di credito detentori di titoli sovrani oltre una certa soglia? Sono punti essenziali che, nella logica di pacchetto, impongono di rinviare la valutazione del parlamento e, quindi, la posizione del Governo sul Mes almeno a dopo conclusione del negoziato sull’Unione Bancaria.
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