Sarebbe inaccettabile continuare a ridurre gli investimenti pubblici per far quadrare i conti di una manovra di finanza pubblica utilizzata come ring propagandistico. Come avevamo evidenziato sin dalla discussione della Nadef, la manovra è segnata da un impianto inadeguato: si colpiscono pesantemente ambiti ristretti per beneficiare in modo impercettibile platee larghe. Si sarebbero dovute concentrare le risorse sugli investimenti pubblici, perché sono la variabile chiave per rianimare l`anemica domanda interna e per avviare la riconversione ecologica e sociale dell`economia. Invece, nella versione iniziale del Disegno di Legge di Bilancio, sono stati ridotti dal livello più basso della storia dell`Italia repubblicana. Poi, sono stati ulteriormente ridotti per compensare il dimezzamento della sugar tax, della plastic tax e delle imposte sulle auto aziendali. Un`ulteriore riduzione sarebbe un boomerang economico e politico. Fermatevi.
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