Sindaca Raggi, lei ha usato quest`Aula come cassa di risonanza per un intervento propagandistico. Ha usato 30 minuti per scaricare responsabilita` sugli altri. Lei dovrebbe riconoscere che se avesse avuto a disposizione il Piano rifiuti della Regione Lazio a giugno 2016, lei anche oggi non sarebbe stata in grado di proporre un piano industriale per riempire quel piano. Il sesto au di Ama ci ha detto in Aula che ancora ci sono linee molto generali, mezzi e investimenti non sono sufficienti, la mancata approvazione dei bilanci di Ama e` finalizzata a indurre il fallimento di Ama per scindere l`azienda e orientarla verso affari piu` profittevoli. Basta scaricabarile. E` triste assistere in quest`Aula a un conflitto tra istituzioni: tra Regione e Comune di Roma, tra Roma e Comuni della provincia, soprattutto quando e` alimentata dai vertici istituzionali. Dovremo recuperare il dovere istituzionale alla cooperazione. Non mi riferisco solo alla sindaca, ma le chiedo non solo di allentare il conflitto, bensi` che si spenda per spegnerlo”. Per il consigliere capitolino e deputato “ci sono elementi di verita` in quello che ha ricostruito la sindaca: la Regione Lazio ha la responsabilita` grave di aver rimandato l`approvazione di un Piano rifiuti, condivisa con le Giunte che hanno preceduto la sua. Una serie di interessi privati lucrano sul settore dei rifiuti e in particolare sull`emergenza. Pero`, con altrettanta franchezza, sottolineo che Roma si deve assumere le sue responsabilita`. Sono passati otto mesi dalle dimissioni dell`assessore che si occupava a tempo pieno dei rifiuti: non avremmo avuto bisogno di un comizio, ma di proposte.

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