Roma si sta spegnendo. Tutte le attivita’ che negli anni hanno reso vivace culturalmente e socialmente questa citta’ sono colpite da sgomberi e persecuzioni amministrative e fiscali.
L’elenco sarebbe lungo, pochi giorni fa il Teatro della XII ma oggi vogliamo esprimere la nostra solidarieta’ ai ragazzi del Rialto colpiti da una richiesta e da sanzioni fiscali surreali, commisurate a un’attivita’ commerciale invece che a un servizio culturale quale il Teatro. Presentiamo in Campidoglio una mozione che impegni la sindaca a evitare che si infierisca su un’esperienza che ha dato tanto alla citta’. E’ dall’inizio della consiliatura che chiediamo alla maggioranza 5 stelle di archiviare la delibera 140 che regolamenta il patrimonio pubblico cittadino e approvare un regolamento per riconoscere il fine sociale e culturale degli immobili capitolini utilizzato dalle associazioni, dai comitati. Solo ora ci troviamo difronte a una proposta di delibera depositata dai 5 stelle che non risolve i problemi degli spazi pubblici socio-culturali, piuttosto li aggrava. Dal 2017, abbiamo presentato una nostra proposta di delibera che, pur rispondendo ai criteri di legalita’, ai quali siamo tutti legati, salvaguarda esperienze gia’ in atto ed evita contratti capestro. Il patrimonio pubblico deve servire a facilitare esperienze sostanziali, che spesso hanno sostituito un welfare pubblico sempre piu’ in difficolta’, soprattutto nelle zone periferiche della citta’. Quartieri dove le associazioni erogano servizi fondamentali e sono unici centri di aggregazione, presidi di democrazia. E’ anche di questo che parleremo sabato 8 febbraio nell’iniziativa ‘Piu’ spazio alla citta” organizzata al Teatro di Spinaceto alle ore 10.

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