È evidente a tutti che le risorse necessarie per affrontare le conseguenze economiche e sociali del Coronavirus non possono essere dello 0,2% del Pil. Che senso ha portare in Parlamento una richiesta di scostamento dal deficit programmato cosi` contenuta? Siamo di fronte a effetti congiunturali, ma anche a effetti strutturali. È decisivo dare un messaggio chiaro all`Italia di consapevolezza della profondita` e dell`estensione del problema. Insistere sull`impegno di 3,6 miliardi rischia di consolidare aspettative negative. Sono risorse forse sufficienti per gli ammortizzatori sociali e le sospensioni dei pagamenti di imposte, contributi e mutui per i settori piu` esposti. È necessario un piano pluriennale di sistema. È necessario indicare l`impegno ad una svolta di politica economica per alimentare la domanda interna attraverso un piano pluriennale di investimenti pubblici. Si parta chiedendo al parlamento uno scostamento fino a un punto percentuale di Pil all`anno per il triennio 2020-2022 rispetto al tendenziale a politiche invariate, quindi senza gli aumenti dovuti alle clausole di salvaguardia. Cosi` si puo` invertire il segno delle aspettative. In tale quadro, sarebbe anche utile anticipare il Def, cancellare le clausole di salvaguardia e prevedere gia` per l`anno in corso le risorse e i macro interventi utili a portare il Paese al piu` presto fuori dalla recessione.
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