Non ho condiviso la scelta di chiudere al pubblico i Consigli comunali, decisione assunta oggi, a maggioranza, dalla conferenza dei presidenti dei gruppi capitolini. Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri emanato ieri sera non lo richiede. La protezione sacrosanta di cittadini e dei lavoratori e lavoratrici capitolini deve avvenire nella salvaguardia della partecipazione democratica. Una strada alternativa c’e’. Si sarebbe potuto limitare l’accesso all’aula Giulio Cesare al numero massimo possibili per garantire la distanza di almeno un metro tra i cittadini partecipanti alle sedute, in pieno rispetto delle norme in vigore. È grave, in particolare, aver imposto la chiusura dell’Aula a partire dal Consiglio straordinario di oggi dedicato a rivedere la collocazione della discarica a Valle Galeria.

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