Subito il Decreto di soccorso sociale. L’Italia non può più aspettare Ue. Il Governo approvi subito il Decreto con le risorse necessarie, almeno 50 miliardi, per il reddito di emergenza, per i contributi agli affitti, sia residenziali che commerciali, per i sostegni adeguati all’universo delle partite Iva, per dare ‘munizioni’ ai Comuni travolti da emergenze sociali sempre più gravi e un crollo delle entrate, per arrivare alla dotazione congrua a fornire le garanzie promesse per il credito alle imprese, per cancellare parte delle imposte dovute. Milioni di famiglie e di micro e piccole imprese non possono più aspettare i tempi dei negoziati europei e sopportare la relativa propaganda. Finora non è arrivato nulla e quanto previsto dal Decreto Cura Italia del 17 Marzo scorso è comunque drammaticamente insufficiente. L’allungamento del lockdown può reggere soltanto se accompagnato dagli aiuti economici adeguati. Faccio appello al Governo affinché, in questa settimana, porti in Parlamento la richiesta di ulteriore scostamento del deficit dall’obiettivo programmato e contestualmente approvi il connesso Decreto di soccorso sociale. Il Mef faccia, a tal fine, le emissioni di Btp per reperire quanto serve. La Bce deve intervenire. Altrimenti dovremo valutare altre strade. Rinviare il Decreto di soccorso sociale a fine Aprile, dopo il consiglio europeo del 23 prossimo, appuntamento comunque non risolutivo, vuol dire che, nel migliore dei casi, milioni di lavoratrici e lavoratori riceveranno i primi aiuti economici a fine maggio, dopo 2 mesi e mezzo senza reddito. Ogni giorno di ritardo aumenta la disperazione e determina altre macerie economiche e sociali evitabili.
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