La sindaca Raggi intervenga al piu` presto sugli amministratori di Acea per bloccare gli insostenibili aumenti delle tariffe per l`acqua, contenute nelle fatture in arrivo a famiglie e imprese. È allucinante che, nonostante la sofferenza economica e sociale della citta`, si punti a incrementare i profitti come nulla fosse. È irricevibile la giustificazione degli aumenti con il riferimento a atti deliberati a novembre scorso. L`Italia e` in stato di emergenza dal 31 gennaio: si e` avuto il tempo necessario per fermare le procedure. Ancora una volta, e` evidente che la gestione dell`acqua, bene vitale primario, va sottratta alla logica del profitto, seguita senza alcun attenzione alla dimensione sociale da Acea, pur al 51% in mano al Comune di Roma. In vista dell`assemblea dei soci del prossimo 30 maggio, va invertita rotta nella piu` importante azienda capitolina: sulla parte acqua, vanno sospesi i dividendi per gli azionisti, ridotte le tariffe per le fasce sociali piu` in difficolta` e innalzati gli investimenti. M5S aveva fatto dell`acqua pubblica un proprio tratto distintivo, ma dopo 4 anni ai vertici del Campidoglio nessuna discontinuita`: bocciate le nostre mozioni con le richieste di affidare le attivita` idriche di Acea a un`azienda comunale speciale al 100% del Comune.
Comments are closed