Le parole del presidente di Ryanair nell`intervista oggi ad un grande giornale italiano sono gravi e offensive. Leggere Michael O`Leary invocare il principio di equità ricorda la volpe a guardia del pollaio: è diventato miliardario grazie alla residenza della sua azienda in un paradiso fiscale e grazie allo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori schiavizzati di fatto senza contratto. Si lamenta per un intervento minimale del governo che, finalmente, vincola le compagnie aeree operative in Italia all`applicazione del contratto nazionale di lavoro, dopo trent`anni di dumping sociale e fiscale alimentato dal mercato unico europeo. Si vanta, poi, di non chiedere soldi a nessuno, dopo aver preso centinaia di milioni di euro da Comuni e Province italiane che, in assenza di un vero piano aeroporti, si sono messi in competizione suicida per avere i voli delle low cost. Il Covid-19 dovrebbe cambiare tutto. Tutti denunciano la disuguaglianza. Invece, le offensive padronali, forti del ricatto sul lavoro, riportano all`800.
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