L’Amministrazione Raggi continua a contraddire le sue promesse elettorali. Dopo aver fatto una intera campagna elettorale sulla gestione pubblica dell’acqua, in coerenza con il risultato del referendum del 2011, oggi la maggioranza, astenendosi in assemblea capitolina, ha bocciato la nostra mozione che conteneva impegni in tal senso. Da inizio consiliatura, il Comune di Roma, azionista di maggioranza assoluta dell’Acea, si comporta come un ordinario azionista privato, interessato soltanto a massimizzare il profitto. In quadro drammatico per la nostra citta’, stravolta dalle conseguenze economiche e sociali del Covid-19, con una rete idrica che rimane un colabrodo, con decine di migliaia di famiglie alla disperazione, la Sindaca Raggi ha approvato il 30 maggio, nell’assemblea dei soci di Acea la distribuzione di dividendi per circa 180 milioni, oltre a lasciar aumentare le tariffe idriche. Non ci siamo cari colleghi della maggioranza, la rotta va radicalmente invertita. Noi continueremo a batterci in Consiglio e fuori per la ‘tariffa di quarantena’ per l’investimento degli utili sulle infrastrutture, per affidare le attivita’ idriche di Acea a un’azienda speciale al 100% del Campidoglio.
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