Oggi le associazioni che fanno riferimento alla comunita’ Comunita’ per le autonome iniziative organizzate (Caio) “hanno presentato una diffida a Roma Capitale, nella persona di Virginia Raggi, affinche’ blocchi le ri-acquisizioni del patrimonio pubblico. Le associazioni  sono ormai stanche degli attacchi ricevuti, dell’incertezza giuridica e amministrativa dopo quattro anni di consiliatura e rivendicano il diritto di continuare attivita’ sociali preziose per il territorio, costruite negli anni, forti anche di molte sentenze che danno loro ragione. Sono un pilastro della sussidiarieta’ orizzontale per il welfare cittadino, lo abbiamo visto ancora di piu’ nella durissima fase del lockdown soprattutto nei luoghi periferici di Roma. E’ ora di archiviare definitivamente la delibera 140 del 2015 e approvarne una, come quella da noi presentata nel 2017, orientata all’uso sociale del patrimonio capitolino. La proposta di regolamento presentata dalla maggioranza, invece, attraverso la procedura indifferenziata del bando, colpisce il tessuto associativo, a prescindere dalle funzioni svolte e dalle migliorie spesso apportate dalle associazioni stesse e a loro spese. 

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