E’ grave e inaccettabile la rottura del tavolo tra Ama e le rappresentanze sindacali sui servizi e i lavoratori per il porta a porta alle utenze non domestiche. Vengono lasciati in mezzo alla strada 270 persone, dopo aver cancellato un appalto improvvisato e internalizzato attivita’ che Ama non e’ in grado di svolgere. E’ sempre piu’ preoccupante la condizione di Ama: senza bilanci approvati dal 2017, senza un piano industriale, senza guida politica. L’amministrazione Raggi porta surrettiziamente Ama al fallimento per affidare a Acea e ai soci privati la parte piu’ remunerativa del business dei rifiuti. Sosteniamo le mobilitazione dei lavoratori e continuiamo il nostro impegno dentro e fuori l’aula Giulio Cesare per bloccare le scelte irresponsabili della giunta Raggi.
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