Improvvisamente sulla gestione delle autostrade si invoca il mercato a difesa di Aspi. Dove sono stati i difensori del mercato negli ultimi venti anni, quando Atlantia ha mietuto rendite miliardarie grazie a concessioni vergognose? Il mercato su un monopolio naturale come le autostrade o gli aeroporti non e’ esistito e non esiste. Pertanto, va revocata la concessione della A10 ad Aspi. Non e’ un atto punitivo per le responsabilita’ del crollo e delle vittime di Ponte Morandi. E’ il primo passo per rinazionalizzare la gestione di un monopolio naturale che, in mano ai privati, determina aumenti delle tariffe, investimenti minimi e utili miliardari. E’ insopportabile l’accusa di populismo ogni volta che si tenta di far valere l’interesse pubblico. Il Presidente Conte non accetti compromessi al ribasso da chi ha lucrato per decenni su un bene pubblico e, assistito da partiti di maggioranza e di opposizione, vuole continuare a farlo.
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