Cara sindaca Raggi legga la lettera che le e` stata inviata oggi dal Coordinamento degli spazi sociali, associativi e autogestiti romani. Come la diffida a bloccare le riacquisizioni presentatale qualche settimana fa dalla comunita` di associazioni Caio pone una questione di straordinario interesse per la citta`: il patrimonio indisponibile e disponibile del Comune di Roma, utilizzato da tanti anni per finalita` culturali, sociali, solidali da decine e decine di comitati e associazioni non va messo a bando. Le attivita` svolte in quegli spazi sono un bene pubblico. Metterlo a bando, come previsto dalla proposta di regolamento presentata dal gruppo consigliare del M5s in attuazione della famigerata delibera 140 del 2015, implicherebbe perdere una parte fondamentale, insostituibile di welfare cittadino e di mutualismo diffuso.Era evidente anche prima del Covid-19. E` stato ancora piu` chiaro nella fase del lockdown e lo sara` ancora di piu` in autunno con la drammatica sofferenza economica e sociale che segna la citta`. Come le chiesi un anno fa in occasione di un incontro sulle priorita` programmatiche da affrontare in un quadro di collaborazione in Consiglio Comunale, incontri le rappresentanze di una parte essenziale della nostra citta` solidale.

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