La storia della donna che ha scoperto la sepoltura del feto nel Cimitero Flaminio, con il suo nome stampato su una croce, sembra incredibile nella Roma del terzo millennio, ma è così. E’ una vicenda che racconta quanto sia ancora lontano il rispetto per la libertà di scelta. In quel campo del Cimitero si consuma all’insaputa di tutti, una evidente violazione della privacy delle persone coinvolte, un’area con croci e tanti nomi femminili. Abbiamo perciò rivolto un’interrogazione urgente alla Sindaca e all’assessore all’Ambiente per sapere quali sono le iniziative immediate che intendono prendere per modificare le disposizioni e la prassi a garanzia del rispetto della privacy relativa a una scelta così intima per le donne.
 

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