Da marzo scorso, fino alla fine di marzo 2021 vige il blocco dei licenziamenti e la connessa disponibilita’ della Cassa Integrazione Covid. E’ una misura di protezione dei lavoratori e delle lavoratrici, attenta anche alle condizioni finanziarie delle aziende e di sostegno ai consumi e all’attivita’ produttiva. Ma avviene sempre piu’ spesso che grandi aziende con sedi operative sparse sul territorio nazionale, aggirano la norma disponendo trasferimenti insostenibili di lavoratori e lavoratrici. Da ultimo, e’ il caso della Venchi, la nota impresa di produzione e commercializzazione di cioccolato che chiude il punto vendita nel terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino e, invece di trasferire la dozzina di persone impiegate in uno degli altri 8 punti vendita a Roma eventualmente collocate in Cig, le destina a Torino, Vicenza, Parma, Venezia e Piacenza. Licenziamenti camuffati da trasferimenti.
Un trasferimento impossibile per chi, spesso in part time e con figli minori, guadagna 600-700 euro al mese. Un modo vile per costringere il lavoratore e la lavoratrice alle dimissioni e alla conseguente impossibilita’ di accedere all’ammortizzatore sociale. Oggi, in un’interrogazione urgente al Governo abbiamo chiesto di bloccare l’atto compiuto dalla Venchi e, in generale, di condividere con il Parlamento un emendamento ai Decreti Ristori o al Disegno di Legge di Bilancio al fine di inibire tali inaccettabili comportamenti. Sul versante parlamentare, faremo la nostra parte.

Comments are closed

Latest Comments

Nessun commento da mostrare.