La denuncia portata avanti dalla Rete Numeri Pari, a nome di una molteplicita’ di associazioni e soggettivita’ presenti e attive sul territorio romano, testimonia della drammaticita’ della crisi economica e sociale che stiamo vivendo, che colpisce sempre piu’ la parte debole della nostra societa’. Le sofferenze in campo sono molteplici, legate fra loro e a tutte e’ doveroso dare una risposta. Dal contrasto alle mafie, che sempre piu’ si propongono con forme di welfare sostitutivo, assoldando la parte piu’ emarginata della societa’, al sostegno alle tante vertenze ancora aperte con il Comune di Roma, da quella di Multiservizi agli Aec, per le quali si richiede l’internalizzazione del servizio e dei lavoratori; fino all’annosa e mai risolta questione degli appalti, rispetto ai quali non e’ mai stata applicata la cd clausola sociale. Cosi’ come non e’ piu’ rinviabile una parola chiara sugli sgombri delle diverse occupazioni, che si chiede di fermare, per trovare soluzioni abitative in grado di dare risposte adeguate e dignitose per quelle migliaia di persone in condizione di bisogno. E poi ancora una critica profonda ad un piano sociale cittadino, da poco varato dal Comune di Roma, datato e redatto senza alcuna partecipazione attiva dei soggetti coinvolti, compreso il terzo settore. E poi ancora l’emergenza reddito, sulla quale si chiede al governo d’intervenire con risorse aggiuntive, fino a quella alimentare, sulla quale il comune registra un ritardo ormai riconosciuto, che si registra anche sulla distribuzione dei bonus affitto. Insomma, richieste a tutto campo rivolte al Prefetto di Roma, affinche’ apra un tavolo di confronto stabile con la Rete e con il mondo associativo, per portare proposte e trovare soluzioni, che sono poi quelle che verranno proposte nel percorso denominato ‘Mosaico Roma’. Per questi motivi Romaventuno, sostiene la lotta della Rete Numeri Pari e sollecita il Prefetto adl’apertura di un tavolo di confronto.

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