Queste ore sono decisive per regolare le festività natalizie e di fine d’anno e evitare una terza devastante ondata di Covid. Il Governo si assume con coraggio e senso di responsabilità l’onere di scelte difficili e pesanti, non soltanto in termini economici ma anche per i sacrifici degli affetti. Oltre alle maggiori restrizioni fino al 6 gennaio, il Dpcm prevede finalmente il riavvio della didattica in presenza nelle scuole superiori. È il segnale chiaro che le sofferenze economiche di milioni di lavoratori e micro e piccole imprese hanno avuto ed hanno efficacia e confermano le prospettive per la ripresa e la ricostruzione. Ovviamente, gli effetti delle ulteriori restrizioni devono essere compensati con interventi supplementari, ossia contributi a fondo perduto e cancellazioni di tasse, da introdurre nel Disegno di Legge di Bilancio e nella conversazione dei Decreti Ristori. Qualche miglioramento è sempre possibile nell’interlocuzione con la Conferenza delle Regioni, ma il Governo deve andare avanti. È, ancora una volta, evidente il facile gioco di troppi presidenti di Regione a cavalcare comprensibile malcontento e rabbia.
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