Stupida polemica su bonus, in Bilancio macro interventi. Stupiscono tanti improvvisati commenti al Disegno di Legge di Bilancio. Mi limito a riportare quanto introdotto durante i faticosi ma produttivi lavori della Commissione Bilancio, grazie ad un’intensa e proficua triangolazione istituzionale tra maggioranza, opposizioni e governo. Vi sono alcuni bonus settoriali, utili a soccorrere piccole filiere produttive agricole, del legno, dei dispositivi per il risparmio idrico. Ma vi sono soprattutto macro interventi: la proroga del superbonus del 110% per un impegno finanziario di oltre 5,5 miliardi; l’esonero dal pagamento della contribuzione previdenziale obbligatoria per tutte le Partite Iva in difficoltà con reddito fino a 50.000 euro con un primo stanziamento di 1 miliardo; il finanziamento del piano di vaccinazioni anti-Covid per 650 milioni; il contributo a fondo perduto per il settore aeroportuale e il fondo volo per 550 milioni; il sostegno al settore turistico per oltre 500 milioni; gli incentivi per l’automotive per 420 milioni; gli interventi per la ricostruzione nelle aree terremotate e alluvionate per oltre 300 milioni; la compensazione per il lavoratori fragili per 250 milioni; il sostegno alle imprese esportatrici per 200 milioni; risorse per il contratto di espansione per 150 milioni; il rinvio delle scadenze fiscali per le società sportive per 150 milioni; l’integrazione del fondo per le famiglie in condizioni di morosità incolpevole per 100 milioni; il finanziamento dell’estensione dei congedi parentali e delle misure di conciliazione famiglia lavoro per 100 milioni; il contributo per gli alunni disabili delle scuole paritarie per 70 milioni. Inoltre, altre misure “minori” per la retribuzione dei tecnici del SSN, per l’introduzione del sostegno al reddito dei professionisti, per citarne alcune. L’on Calenda dovrebbe approfondire prima di commentare e avanzare proposte sconclusionate sull’Ires e Irap per i lavoratori autonomi che non sono assoggettati a tali imposte.
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