Ieri, la Sindaca Raggi, ha inviato una lettera (nelle foto) ai presidenti dei gruppi politici in Campidoglio, quindi anche al sottoscritto, presidente di Sinistra per Roma. Di seguito, la mia risposta.
Cara Sindaca, accolgo il suo appello rivolto a noi presidenti dei gruppi presenti in Campidoglio per un “Tavolo strategico” per Roma, partecipato dalle rappresentanze economiche e sociali, oltre che dalle forze politiche capitoline. Lo accolgo nell’interesse della nostra città, segnata da problemi profondi e di lunga durata, aggravati dagli effetti devastanti del Covid-19 sul tessuto di lavoro autonomo, micro e piccole imprese del turismo, della cultura, dell’edilizia, dei servizi e della solidarietà. Lo accolgo con tenace ottimismo della volontà, nonostante la campagna elettorale in corso e la disattenzione da lei ripetutamente dimostrata al tema dell’assetto istituzionale, dei poteri e delle risorse di Roma Capitale. Lo accolgo nonostante l’assenza di risposte alle richieste, più volte reiterate dal sottoscritto nel corso della consiliatura in chiusura, di atti concreti e preliminari, nella completa disponibilità della sua amministrazione, come l’attuazione dello statuto della Città Metropolitana, al fine di arrivare all’elezione diretta di Sindaca o Sindaco e dell’Assemblea metropolitana e trasformare i Municipi in Comuni. Lo accolgo nonostante l’assenza di risposte alle richieste di incontri e agli inviti, più volte rivoltile negli ultimi due anni dall’Osservatorio parlamentare per Roma, per costruire sinergie tra Campidoglio e Parlamento per mettere in agenda iniziative legislative, ordinarie e costituzionali, finalizzate proprio a affrontare la questione dei poteri e delle risorse per Roma Capitale. Lo accolgo nonostante l’archiviazione immediata dell’accordo “Fabbrica Roma” da lei sottoscritto a Luglio 2017 con le organizzazioni sindacali della città ora richiamate come interlocutori fondamentali. Per il bene di Roma Capitale della Repubblica, mettiamoci al lavoro, nonostante tutto. Roma è questione nazionale ed è necessaria e urgente una fase costituente per risollevarla e per metterla nelle condizioni di essere Capitale e contribuire alla rilancio dell’Italia.
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