Oggi, in consiglio comunale, abbiamo votato di nuovo la proposta di delibera di iniziativa popolare sui beni capitolini. Il mio voto e` stato contrario. 

Il tema e` fondamentale. E` un tema prioritario per la citta`, quindi per SpR e Roma Ventuno. E` un tema sul quale lavoriamo da inizio consiliatura, anche con una proposta in Assemblea capitolina . Gli obiettivi della proposta oggi al voto sono totalmente condivisi, in particolare la sussidiarieta` orizzontale per il welfare cittadino.Tuttavia, c`e` un punto di differenza sostanziale e decisivo per il mio voto. I patti di collaborazione per l`affidamento dei beni pubblici, strumento innovativo presente anche nella nostra impostazione, sono previsti non solo per il Terzo Settore, ma anche a soggetti imprenditoriali e for profit  in linea con la legge regionale del 2019. Quindi anche Srl o Spa. Viene cosi` a delinearsi l`esposizione dei beni capitolini a un rischio inaccettabile. Cancellare i devastanti effetti della delibera 140, finalizzata a fare cassa attraverso il patrimonio utilizzato a fini sociali, resta per noi un obiettivo irrinunciabile, ma il principio che ci guida – prosegue – proprio per valorizzare le attivita` sociali e culturali svolte nel patrimonio capitolino, resta quello ineliminabile del no profit. Si sarebbe potuto lavorare su un`altra soluzione: trasformare la delibera di iniziativa popolare in delibera consiliare, corretta per evitare i rischi di privatizzazione delle gestione dei beni capitolini. Il nostro sostegno sarebbe stato e sarebbe convinto e determinato. Si puo` ancora fare, nonostante la bocciatura di oggi. Chiedero` a tutti i consiglieri e consigliere di lavorare rapidamente a tale soluzione.

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