Anche oggi, in commissione Trasparenza del Campidoglio, Raggi e amministratore unico di Ama assenti per un incontro sulle sorti di circa 200 lavoratrici e lavoratori provenienti da fallimentari appalti per le utenze non domestiche (Und). Ama, azienda al 100 per cento del comune di Roma, dopo quasi 5 anni di giunta Raggi, non ha ancora un piano industriale, dal 2017 i suoi bilanci non vengono approvati e in citta’ soltanto la drammatica carenza di turisti evita l’ennesima emergenza. A fronte di una decisione di ampliamento e valorizzazione del servizio, annunciata oltre un anno fa – aggiunge – siamo alla precarizzazione del lavoro per alcuni, licenziamento per molti, incertezza delle assunzioni, grida d’allarme degli utenti, a rischio aumento tariffe. Abbiamo gia’ indicato altre volte come la soluzione fosse l’internalizzazione dei servizi e dei lavoratori, ma la scelta della giunta e di Ama e’ stata un appalto impraticabile e insostenibile per i lavoratori. Eppure non traspare una preoccupazione, una discussione in giunta. Riproporremo un’interrogazione urgente alla sindaca.

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