La sindaca Raggi con grande disinvoltura, come fosse un qualunque consigliere di opposizione, comunica di aver segnalato alla Procura di Roma cose interessanti sul bilancio di Ama.
Giusto, anzi dovuto, rivolgersi alla Procura di fronte a potenziali notizie di reato. Tuttavia, Virginia Raggi sembra piu’ orientata alla campagna elettorale che a far qualcosa di utile per un’azienda decisiva per i servizi ai cittadini, le cui condizioni in quasi 5 anni di consiliatura ha aggravato con decine di cambi di management e assenza di indirizzo strategico e piano industriale. Virginia Raggi e’ a capo di una amministrazione che, nei suoi assessori e nei vertici di Ama, si e’ sistematicamente sottratta al confronto nelle sedi istituzionali competenti. Virginia Raggi e’ a capo di una amministrazione che, su Ama, ha negato informazioni basilari ai consiglieri: non solo sulla reale situazione dell’azienda, della quale non si approvano i bilanci dal 2017, ma anche sul suo futuro, data la perdurante assenza del piano industriale. Come consiglieri capitolini abbiamo dovuto rivolgerci al Prefetto per poter assolvere i nostro compiti. Il presidente della commissione Trasparenza, Marco Palumbo, e’ stato costretto a convocare la seduta della Commissione nella sede di Ama per poter audire i manager della municipalizzate. La sindaca, i suoi assessori e l’amministratrice unico Zaghis vengano al piu’ presto in commissione.
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