L’amministrazione capitolina, nonostante le previsioni della legge, ha deciso di mettere a bando le concessioni per il commercio su suolo pubblico. E’ un grave vulnus costituzionale, oltre che un problema di merito. La legge dello Stato non puo’ essere disapplicata da un’amministrazione comunale sulla base di un parere dell’Antitrust, atto senza valore prescrittivo. E’ necessaria subito una chiara posizione del governo. La risposta del ministro Giorgetti, e’ inadeguata: mentre il governo interloquisce con l’Autorita’ garante della concorrenza e del mercato e con il dipartimento Affari europei per affermare il primato della normativa nazionale, 12.000 famiglie a Roma e 180.000 famiglie in Italia sono nel panico, in un quadro gia’ segnato da un’acuta sofferenza economica e sociale a causa del Covid-19. Mi colpisce che la Lega non dica nulla, dopo le tante iniziative condivise per escludere il commercio ambulante dalla direttiva Bolkestein.

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