Oggi, ancora una volta, sono scesi in piazza lavoratrici e lavoratori di Alitalia, disperati per il loro futuro e quello di una azienda in Amministrazione straordinaria senza liquidita’ per stipendi e fornitori e a rischio di continuita’ operativa a causa del Covid e dei ritardi nei ‘ristori’, stanziati per il 2020, ma autorizzati con il contagocce dalla DG Competition di Bruxelles. Il negoziato in corso con la Ue e’ condotto con troppa timidezza dal nostro Governo. E’ negato il progetto di compagnia nazionale di bandiera votato dal Parlamento. Il governo deve venire al piu’ presto in audizione in Parlamento. Cosi’ perdiamo ogni possibilita’ di rilanciare il nostro trasporto aereo con un adeguato vettore nazionale. Le condizioni proposte dalla Commissione sono insostenibili, non soltanto sul versante del lavoro, ma in primis sul piano industriale. Va reimpostato il negoziato con Bruxelles per evitare gare e spezzatino degli asset, ma intanto ITA deve poter decollare. La rotta da percorrere con urgenza e’ l’affitto di tutti gli asset di Alitalia a ITA affinche’ possa cogliere compiutamente le potenzialita’ della stagione estiva ed evitare di bruciare preziose risorse pubbliche.

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