Sono pienamente condivisibili le valutazioni e le proposte espresse oggi al Global Health Summit da Hellen Johnson Sirleaf, co-presidente dell’Independent Panel for Pandemic Preparedness & Response, task force istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità . La sua sintesi è efficace: ‘La mappa della copertura vaccinale oggi è una chiara immagine di iniquità ’. Al contrario, sono molto preoccupanti le formulazioni fumose e rassegnate delle bozze della cosiddetta Dichiarazione di Roma. È necessario che i rappresentanti dell’Ue e i governi europei, innanzitutto il Governo Draghi presidente di turno del G20, raccolgano l’invito contenuto nella risoluzione approvata dal Parlamento europeo e spingano affinché il G20 proponga, nell’ambito del Consiglio Trips dell’8-9 Giugno, la moratoria sui brevetti per i vaccini e le tecnologie anti-Covid. È la condizione necessaria per arrivare, con la massima rapidità , ad innalzare la capacità produttiva e la produzione e evitare milioni di morti evitabili, in particolare negli Stati e nelle economie più fragili. La strada dei prestiti per acquistare i vaccini da Big Pharma sarebbe inaccettabile in quanto caricherebbe i beneficiari di ulteriori debiti. Sarebbe anche inaccettabile finanziarli attraverso grants e caricare di ulteriori debiti gli Stati donatori. Come ha indicato il co-presidente Sirleaf ‘almeno 1 miliardo di dosi di vaccini entro il 1 settembre devono essere impegnate per i 92 Paesi a basso e medio reddito’. Di fronte alle devastanti conseguenze della pandemia, la politica deve riconquistare il primato sull’economia.
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