Non vi sono comunicazioni ufficiali, ma le informazioni che trapelano sul cosiddetto accordo politico tra il nostro governo e la Commissione europea sul futuro del trasporto aereo italiano sono sempre più inquietanti. È evidente che, se fossero confermate, saremmo di fronte a una resa e a condizioni insostenibili, consapevolmente o meno finalizzate a inibire l’avvio di una solida compagnia aerea nazionale. Oggi, apprendiamo che ITA, in nome di una arbitraria e vessatoria discontinuità aziendale, non potrebbe riconoscere i biglietti venduti da Alitalia. Come se non bastasse la pretesa assurda di mettere a gara il marchio, arriverebbe un atto di sabotaggio nel pieno della vendita dei biglietti della stagione estiva. Chi compra i biglietti da una compagnia in amministrazione straordinaria da oltre 4 anni, senza liquidità per pagare stipendi e fornitori e con biglietti inutilizzabili nel passaggio dei suoi asset ad altra compagnia? ? È intollerabile andare avanti con lo stillicidio di notizie. Vi sono oltre 10.000 famiglie in angoscia e un tassello decisivo dell’interesse nazionale in gioco. È sempre più grave il ritardo dei Ministri a venire in audizione, nonostante le richieste da parte delle presidenti delle commissioni competenti. Il Governo così fa esplodere la sofferenza sociale.
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