È importante la manifestazione di oggi per risvegliare l’attenzione politica sul risultato e la straordinaria partecipazione,
con 27 milioni di Sì, al referendum del 2011 per la gestione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici fondamentali. Purtroppo, interessi fortissimi, a difesa delle rendite stratosferiche generate da monopoli naturali in mano privata, hanno bloccato i tentativi di dare compiuta traduzione legislativa al risultato referendario. Anzi, è sempre più intensa l’offensiva per ampliare la sfera di servizi pubblici a gestione privata: dal Tpl ai rifiuti. I programmi per le imminenti elezioni amministrative devono essere chiari. In particolare, a Roma, il centrosinistra deve puntare alla riqualificazione e al rilancio della missione delle società municipalizzate: in primis, Acea che, pur al 51% comunale, continua ad essere totalmente asservita agli interessi dei soci privati per elevate tariffe, scarsi investimenti, servizi scadenti e profitti stellari. Poi, Atac e Ama. A tal fine preoccupano silenzi dei candidati alle primarie previste per Domenica 20 Giugno. Preoccupano, soprattutto, le ambiguità di Roberto Gualtieri che, da un lato, esclude privatizzazioni, ma dall’altro propone indefinite e insidiose parternship industriali private. Caro Roberto, è ora della chiarezza.

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