Oggi, sono stato a Fiumicino per dare solidarietà e sostegno alle lavoratrici e lavoratori di Alitalia e Airitaly in sciopero. Uno sciopero sacrosanto, unitario e molto partecipato, necessario a scuotere un governo debole nel confronto con la Commissione europea per il rilancio del nostro trasporto aereo. ll Parlamento è tenuto all’oscuro del negoziato sul quale trapelano da Bruxelles richieste insostenibili al fine di far decollare la newco ITA come solida compagnia di bandiera e non vettore regionale. Ieri, è arrivata la nomina di Alfredo Altavilla a Presidente esecutivo di ITA. Con quale mandato? Nell’incertezza di un negoziato infinito, Alitalia arranca senza liquidità, perde potenzialità di ripresa del mercato ed è costretta a rinviare il pagamento di stipendi e fornitori. In tale contesto, si arriva con una gravissima inerzia al licenziamento di 1500 persone in AirItaly. È impossibile continuare così. I Ministri Franco, Giorgetti e Giovannini vengano in audizione al più presto e convochino le rappresentanze sindacali. Infine, una domanda agli altri candidati a Sindaco e alla Sindaca Raggi: il vostro silenzio è assordante. Roma Capitale è a rischio di 5000 licenziamenti diretti e almeno tre volte tanto nell’indotto, sono in gioco le prospettive dei flussi turistici e del nostro export. Calenda tace perché ora non osa ripetere da candidato quanto sosteneva da Ministro, ossia che voleva chiudere Alitalia e licenziare tutti. Ma gli altri candidati?

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